Pd, Uniti per la città, Psi e Grande Cosenza:“Non è una partita a poker, il bilancio non si approva al buio”

"La Conferenza dei capigruppo ha deciso a maggioranza, malgrado numerose assenze tra le sue fila (con 5 voti a favore e 4 contrari), di convocare il Consiglio comunale per il 29 marzo, con ben 11 punti all'ordine del giorno. Fatta eccezione per il punto n.9, riguardante l'approvazione del regolamento del Centro Anziani, che è correttamente passato nella competente Commissione, per tutti gli altri, che riguardano delicate e complesse pratiche di bilancio in ordine alle quali il Consiglio comunale sarà chiamato a pronunciarsi su questioni importanti per la cittadinanza (dall'esame ed approvazione del bilancio di previsione 2018/2020, alla determinazione di imposte e tributi, ecc.) non c'è stata alcuna discussione, né appare verosimile un approfondimento della materia a breve, prima della data del Consiglio.

Il passaggio delle pratiche in commissione è, specialmente per l'opposizione, l'unica possibilità di conoscere, approfondire e discutere, in questo caso, i temi del bilancio: pretendere soltanto un voto dai consiglieri dell'opposizione, senza metterli in condizione di conoscere argomenti così importanti, dimostra ancora una volta la concezione "proprietaria" che la maggioranza ha dell'Istituzione: in una visione del genere non c'è spazio per il confronto ma solo la fredda logica delle forze schierate in campo.

Stando così le cose, non possiamo che esprimere un forte disagio per come l'adozione di un metodo quasi dittatoriale, contrario ad ogni buona regola di democrazia, svilisca il ruolo del Consigliere comunale e delle commissioni consiliari permanenti. Allo stesso modo, non si può fare a meno di notare come vi sia in atto un vero e proprio scollamento tra assessori, dirigenti e consiglieri comunali. Se si arriva alla vigilia della seduta del Consiglio, senza dare alla commissione competente la possibilità di approfondire i punti all'ordine del giorno (sul piano politico oltre che su quello tecnico) su una materia alquanto delicata e per la quale il regolamento prevede la necessaria discussione preliminare, tutto questo non può che qualificarsi come vero e proprio abuso. Esprimiamo disappunto per questo andazzo nei confronti del quale i consiglieri della maggioranza risultano silenti. Non possiamo tacere per una questione di dignità e responsabilità, altrimenti il voto che saremo chiamati ad esprimere in Consiglio equivarrebbe ad un posizionamento di parte e non ad un'analisi nel merito delle questioni". Lo affermano i gruppi consiliari Pd, Uniti per la città, Psi e Grande Cosenza.

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