La FIDAPA di Cosenza promuove la valorizzazione del Caregiver

In Italia sono oltre 5 milioni i soggetti che svolgono in casa la funzione di caregiver familiare, persone che si occupano dell'assistenza a un parente bisognoso di cure.

La necessità di questa assistenza fai da te, però, è più che altro una scelta obbligata: in sei casi su dieci, infatti, le cure domestiche dirette, senza l'aiuto di una figura esterna, sono le uniche economicamente sostenibili.

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Per chi si prende cura di una persona cara malata, disabile, non autosufficiente, di questo fenomeno sociale in continua crescita e, soprattutto, dei "diritti per i caregiver" se ne parlerà nel convegno organizzato dalla Sezione FIDAPA di Cosenza il prossimo martedì 29 maggio 2018, alle ore 18.00, presso il Ridotto del Teatro "A. Rendano" di Cosenza.

L'importante evento, patrocinato dal Comune di Cosenza, tratterà del "Riconoscimento e valorizzazione del Caregiver: i punti chiave per Aiutare Chi Aiuta".

I lavori del convegno saranno introdotti dai saluti di: Anna Cerrigone, Presidente della FIDAPA di Cosenza; Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza; Giusy Porchia, Presidente FIDAPA per il Distretto Sud-Ovest.

Gli interventi, coordinati dal giornalista Valerio Caparelli, vedranno la partecipazione attiva di: Diego De Felice, Direttore regionale dell'INPS, che relazionerà su "La realtà normativa italiana del Caregiver e ruolo dell'INPS"; Gianluca Gallo, Consigliere Regionale della Calabria, che illustrerà "La realtà Caregiver nella regione Calabria: la legge regionale 28 marzo 2014, n. 2"; Alessandra De Rosa, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Cosenza, che per l'occasione presenterà in anteprima l'iniziativa "Caregiver: proposte operative del Comune di Cosenza per la sua reale attuazione"; Eniva Mungo, Vice Presidente dell'associazione Formamente, che interverrà su "Caregiver: l'importanza della formazione per una maggiore professionalità nell'assistenza".

"Vista la nostra mission - dichiara la presidente Cerrigone - siamo chiamate ad attivare iniziative a sostegno di questo difficile e gravoso compito che molte persone devono assumersi di svolgere volontariamente all'interno del proprio ambiente domestico per fornire aiuto e supporto a familiari malati o non autosufficienti. Il convegno che abbiamo organizzato, vuole spingere le autorità competenti e la società civile a misurarsi con spirito nuovo e con un cambio di atteggiamento culturale verso questo fenomeno, soprattutto proponendo e attuando processi di formazione, rivolti a chi è costretto a svolgere questo delicato e responsabile ruolo di caregiver.Ma anche per sollecitare la politica nazionale a prevedere maggiori incentivi per assumere legalmente un lavoratore domestico, oggi ancora troppo inadeguati. L'offerta di un vantaggio economico o fiscale potrebbe indurre centinaia di migliaia di famiglie a regolarizzare molti rapporti sommersi, con notevoli benefici anche in termini occupazionali".